Il Modello BioDinamico dell'Osteopatia Craniale - Evoluzione delle capacità percettive
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Evoluzione delle capacità percettive
"Ossa"
L'approccio osseo iniziale di Sutherland alla OCF richiede comprensione palpatoria di tutte le caratteristiche della superficie del cranio, a tutti gli stadi dello sviluppo umano. Ciò include il contorno delle 22 ossa craniche, le loro interconnessioni articolari, e le molte fessure e forami. Livelli normali e anormali del tono nei muscoli extracranici devono anche poter essere apprezzati, così come i campi nella trama tissutale dei tessuti cutanei.
"Dura"
Il modello della dura della OCF, come l'approccio osseo, richiede una comprensione accurata dell'anatomia. Percettivamente parlando sentire la dura ed il meccanismo a tensione reciproca richiede all'operatore di palpare i tessuti oltre le proprie dita. Come qualcuno che guida un'auto su una strada bagnata percepisce la superficie stradale viscida attraverso una serie di connessioni dalla strada tramite le gomme, gli assi e lo sterzo. Un'esperienza che potrebbe essere paragonata ad una percezione esoterica.
"Liquido Cerebro Spinale"
Per gli operatori che lavorano con il LCS e le fluttuazioni fluide, la conoscenza anatomica non è sufficiente. Rollin Becker ammoniva: "Studiare un cadavere è come studiare un palo telefonico per capire come funziona un albero" (Speece et al 2001). L'educazione richiesta viene dallo studio dei tessuti viventi dei propri pazienti. L'operatore visualizza "uno stato in rapporto alla continuità fluida tra il medico ed il paziente" (Magoun 1976) tramite "la fusione delle mani con la testa" (Upledger & Vredevoogd 1983). Con l'addestramento e la pratica l'operatore sente un movimento sottile, che assomiglia molto all'escursione respiratoria del torace, percepita come un allargamento ed un restringimento della testa tra le mani. Questo tipo di palpazione rappresenta un segnale armonico costituito da molti sensi, comprendenti recettori di temperatura, meccanici e propriocettivi (McPartland & Mein 1997). Altri sensori ancora non spiegati possono percepire piezolettricità (A13) o campi elettrici, come descritto da operatori yoga (Green 1983). Milne (1998) acquisì una "percezione visionaria craniosacrale" controllando il respiro diaframmatico, l'empatia e l'intenzione con alcuni dei suoi clienti.
"Corpo Fluido"
Rilevare i poliritmi e il Corpo Fluido richiede all'operatore di aumentare l'attività "afferente" e diminuire quella "efferente". In altre parole deve enfatizzare la ricezione più che la trasmissione. Questa è la differenza tra ascoltare la radio e conversare con un cellulare. Anche "miscelare le mani con la testa" può essere molto differente. Far convenire forze efferenti in un paziente crea un senso misto "io-tu". Per rivelare la Marea Lunga e il ciclo a 2 e mezzo è necessaria una facilitazione del sistema nervoso centrale (Jealous 2001). La nostra coscienza, come la nostra spina dorsale, può essere facilitata o disturbata. Secondo Jealous una mente quieta necessita che i diaframmi cranici, toracici e pelvici funzionino senza inibizioni. Questo viene raggiunto permettendo al respiro di rallentare e regolarizzarsi, e ammorbidendo i muscoli dell'osso pubico.
Tabella 2 Breve comparazione dei modelli Biomeccanici e Biodinamici della OCF
Biomeccanico | Biodinamico |
Tecniche portate dalle forze dell'operatore, direttamente o indirettamente | Le tecniche seguono i movimenti del sistema. La capacità trasmutativa della Marea è riconosciuta. Le forze di marea si interfacciano direttamente con gli schemi di disagio. L'operatore segue da vicino. |
Moto assiale nelle ossa | Il moto è traslazionale, trasmutazionale, metabolico |
"Meccanismo" utilizzato come un termine collettivo non distinto | "Meccanismo" definito tramite elementi specifici (Respiro della Vita, Corrente fluida, forze di marea, frequenze differenti, e altri) le parole hanno un fondamento sensoriale che è chiaramente dimostrato. |
L'IRC è un'espressione primaria del Respiro della Vita | L'IRC non è un'espressione del respiro della vita, né una forza terapeutica. |
L'IRC ha 8-14 cicli al minuto. Ritmi più lenti non sono identificati. | Il ritmo base è 2-3 cicli al minuto; i ritmi più lenti sono specificamente identificati come primari per il sistema. |
La percezione è automatica. Le capacità non sono delineate. | La percezione è un atto cosciente, di capacità, e richiede un addestramento ed un aggiustamento attimo dopo attimo, non automaticamente,. |
Le lesioni sono di natura somatica e articolare. | Le lesioni possono accadere a qualsiasi livello del sistema. Una lesione viene vista come una unità disfunzionale nella persona come un tutto. |
La sincondrosi sfenobasilare è un luogo primario di orientamento per l'attività della lesione. Le lesioni sono diagnosticate e ridotte da sequenze concettuali iniziate nella SSB. | Il luogo primario è variabile. Le lesioni non sono automaticamente corrette; le sequenze non sono concettuali. Le priorità sono stabilite dalla Marea. |
Queste azioni servono ripetitivamente per "sincronizzare l'attenzione dell'operatore". Come l'attenzione si sincronizza ed ha spazio per respirare, l'operatore avverte dei ritmi più profondi, ed il segnale si sposta dal ritmo dell'IRC al ciclo dei 2 cicli e mezzo al minuto. Con una più profonda defacilitazione la percezione del ciclo a 2 e mezzo al minuto scompare nella Marea Lunga (Jealous 2001).
Con le aumentate capacità percettive l'operatore a volte sente un senso di neutrale, che viene sperimentato come una omogeneizzazione del tessuto del fluido e della potenza: il Corpo Fluido, dove niente può essere percepito come entità separata sotto le dita. Questa entità lisergica (componente dell'LSD N.d.T.) rimane al centro percettivo della BOCF. Il Neutrale non può essere concettualizzato; può essere soltanto sperimentato. È qui che l'"olismo" diventa più di un concetto filosofico, esso può venire apprezzato come una percezione sensoriale effettiva. Una sintesi di alcune differenze tra biomeccanica e biodinamica è presentata nella tabella 2.