Il Modello BioDinamico dell'Osteopatia Craniale
Indice articoli
Il modello biodinamico dell'osteopatia nell'ambito craniale.
John M. McPartland, Evelyn Skinner
Traduzione ed adattamento: Maurizio Costa
"Il Tao che può essere completamente spiegato non è il Tao"
Lao Tzu, Tao Te Ching
Prefazione
Di Maurizio Costa
L'articolo di McPartland affronta il problema della presentazione della biodinamica in un contesto scientifico. Gli autori riescono con successo in questo obiettivo, e la lettura è piacevole e ben organizzata. La biodinamica, che qui in particolare viene descritta nel modello biodinamico dell'osteopatia craniale (anche se vedrei ancor meglio il modello biodinamico nel trattamento craniosacrale in generale) è descritta con tutti gli appoggi scientifici e sperimentali possibili, in un contesto storico in cui si può anche seguire la sua evoluzione. Rimangono però, a mio giudizio, dei punti ancora da sviluppare e trattare in modo più esauriente, che varrebbe sicuramente la pena approfondire con studi e articoli. È un progetto al quale sto lavorando da tempo e a breve termine saranno pronti dei lavori che metterò a disposizione di quanti fossero interessati a questi e ad altri argomenti. Chi volesse contribuire in qualunque modo può contattarmi.
Per dare un aiuto alla lettura e alla comprensione di quanto segue, ho pensato di preparare un piccolo glossario, inserito nell'appendice alla fine della traduzione, dove provo a dare qualche piccolo cenno su alcuni degli argomenti riportati nel testo. Non è chiaramente esaustivo, ed è aperto al contributo di chiunque lo voglia. Ho utilizzato un po' della mia memoria e informazioni reperibili sulla rete.
Nel testo sono segnalati i collegamenti al glossario, con la lettera A ed un numero progressivo indicante il paragrafo del glossario.
Buona lettura.
Introduzione
L'argomento di questo capitolo è la filosofia che sta alla base del modello Biodinamico dell'osteopatia nell'ambito craniale (BOCF[1]). Per fare questo usiamo la dialettica hegeliana (A7), un misto dei principi BOCF con la scienza BOCF, presentati all'interno di un contesto storico.
Confronteremo la biomeccanica OCF[2] (Osteopatia craniale) con la biodinamica OCF, ovvero il "craniale dell'emisfero sinistro rispetto al craniale dell'emisfero destro" come piace dire a Fred Mitchell. In questa sede non descriveremo metodi di trattamento. Notate che alcune parole di questo articolo cominceranno con una maiuscola, indicando con ciò l'utilizzo di un significato BOCF definito e non nel senso comune del vocabolario.
L'eredità della BOCF va all'indietro nel tempo fino a Ippocrate, come si legge nell'assioma del giuramento di Ippocrate "non procurare del male", ed i suoi intendimenti per l'integrità della triade (mente-corpo-spirito). Parti dell'empirismo di Paracelso (A13) e dello sperimentalismo Avicenniano (A2) colorano il tessuto della BOCF. Il fondamento della BOCF, comunque, è fermamente basato sulla filosofia e sulla pratica di tre maestri-medici osteopati, e si evolve attraverso tre intere vite spese nell'esperienza medica generale, lavorando in parallelo ai principi di auto equilibrio ed auto guarigione presenti nei loro pazienti.
Il primo di questo maestri-medici è Andrew Tayor Still (1828-1917), che fondò l'osteopatia nel 1874. Il dr. Still vide la "Salute" nei suoi pazienti, e che era sempre presente indipendentemente da quanto malati essi fossero. Questo concetto fu fondamentale nell'approccio manuale di Still al trattamento. "Amo i miei pazienti" dichiarò, "vedo Dio nei loro volti e nelle loro forme" (Still 1908). Il compito del medico, ricordava sempre Still ai suoi studenti, era di rimuovere con gentilezza tutte le ostruzioni meccaniche al libero fluire dei fluidi vitali (sangue, linfa, e fluido cerebro-spinale) percepite. La Natura avrebbe fatto il resto. Still formulò principi innovativi riguardanti il crani e i nervi cranici, ed è molto famosa la sua frase "il liquido cerebro-spinale è l'elemento più prezioso di cui siamo a conoscenza contenuto nel corpo umano" (Still 1899). Le sue tecniche di trattamento includevano la pressione lieve sulle ossa craniali, per esempio nel trattamento degli pterigoidei (Still 1910).
Il secondo di questi maestri-medici è William Garner Sutherland (1873-1954), che fondò l'osteopatia nell'ambito craniale (OCF). Il Dr. Sutherland era uno studente di Still e adottò tutto il pensiero di quest'ultimo, i suoi metodi e la sua pratica. Sutherland formulò la prima ipotesi craniale da studente nel 1899 mentre esaminava un osso temporale da un cranio con le ossa separate. Lo fulminò l'idea che i suoi bordi erano modellati come le branchie di un pesce, e quindi come parte di un sistema respiratorio. La rivelazione di Sutherland del 1899 avviò un processo di studio di un'intera vita, descritto nei successivi paragrafi di questo capitolo.
Il terzo maestro e medico è James S. Jealous (1943) il cui modello biodinamico della OCF (BOCF) ha attratto grande interesse e creato grandi controversie all'interno della professione. Jealous adatta il termine Biodinamico dagli studi dell'embriologo tedesco Erich Blechschmidt, e non dal filosofo svizzero Rudolf Steiner (A16), sebbene i concetti della Biodinamica steineriana risuonino con i principi della BOCF. Per più di trenta anni il dr. Jealous ha compilato storie verbali dagli studenti di Sutherland, e continua nella ricerca sui testi dello stesso (sia pubblicati che non). Questo "lavoro con gli anziani" ha permesso a Jealous di redigere una cronologia autorevole del viaggio di Sutherland. Perciò la BOCF dedica se stessa alla continuazione dell'odissea percettiva dove Sutherland si è fermato al termine della sua vita.
Metafora e archetipo: i guardiani delle chiavi
Still (1902) scrisse "... che la vita e la materia possono essere unificate, e che l'unione non può continuare senza qualche ostacolo per il movimento libero ed assoluto". I concetti di Still, sin dagli inizi, erano già al di là delle capacità dei test a doppio cieco. Ciò che lui vide e comprese, e Sutherland arrivò a rifinire nei suoi ultimi scritti, fu il principio universale che il mondo naturale è in continuo cambiamento e ciò che è fisso (o senza moto) diventa non in equilibrio con l'ambiente. Still considerava l'osteopatia una scienza, ma quando essa si estese al di là della scienza conosciuta e della spiegazione razionale, impartiva le lezioni utilizzando un linguaggio metaforico. Una metafora usa informazioni familiari per descrivere un'idea non familiare. La metafora fornisce un ponte verbale per riempire lo spazio tra l'intenzione di chi parla e l'interpretazione di chi ascolta (Artaud 1938). Questo spazio trasformazionale, metaforicamente parlando, caratterizza lo spazio di apprendimento tra l'insegnante e lo studente, lo spazio teatrale tra l'attore e la platea, lo spazio di guarigione tra l'operatore ed il cliente, dove in certi momenti durante uno scambio emerge qualcosa di più grande della somma delle parti.
Le metafore, nonostante possano essere di per sé stesse non razionali, hanno fornito a lungo un metodo euristico per avvicinarsi ai problemi scientifici (Chew & Laubichler 2003). La cultura occidentale, comunque, ha difficoltà a trattare il pensiero non razionale. Gli aspetti non razionali dell'osteopatia (e altri sistemi di cura alternativi) sono le lezioni più difficili da impartire e le tradizioni più difficili da mantenere. Le verità dell'uomo-trino che stanno alla base dell'osteopatia di Still diventano vittime dei riduzionismi medici, dell'enfatizzazione dell'intelletto e del rifuggire l'intuito e l'istinto tipiche della modalità occidentale. Il riduzionismo limita la nostra visione della realtà e la nostra capacità di consapevolezza (senso della coscienza). Forme alternative di coscienza, come si esprimono attraverso i sogni, la poesia, la musica, la pittura, o, come trovato in culture diverse dall'Occidente, meditazione o stati di trance, sono rimaste non sviluppate nella nostra società. Limitare la nostra conoscenza a ciò che può essere dimostrato tramite un esperimento riduzionista ha avuto un successo consistente nell'escludere lo spirito umano dal modello medico occidentale.
Questa mancanza dell'aspetto spirituale è stata una faccenda di tutti gli operatori BOCF, che hanno migliorato la visione e l'ispirazione secondo Lauren va der Post (1962): "La consapevolezza dell'uomo sin dalla Riforma è stata così assottigliata che è diventata quasi interamente un processo razionale, un processo intellettuale associato con l'esterno, il cosiddetto fisico, il mondo oggettivo. Le realtà invisibili non sono più reali. Questa consapevolezza ristretta rigetta tutta una sorta di cose che costituiscono la totalità dello spirito umano: intuizione, istinti e sensazioni, tutte le cose a cui l'uomo ha naturalmente accesso." I concetti antropologici di van der Post hanno giocato un ruolo importante nella comprensione della salute e del disagio della società.
Senza dubbio acquisì una capacità di comunicare con un linguaggio ricco di simboli da suo padre, un ministro metodista. Sutherland, come Still, era un esperto di scrittura, avendo lavorato come editore di giornali prima degli studi come osteopata. Il linguaggio di Still e Sutherland riflette l'intimità della loro connessione con il mondo naturale. Still maturò esperienze con gli Shawnee ed altri popoli nativi americani - culture primitive in termini antropologici. "Per gli indigeni, tramite culture tramandate oralmente, la natura stessa è articolata: parla... Non c'è elemento del panorama che si presenta che sia vuoto di risonanza espressiva e di potenza..." (Abram 1996). Abram cita un guaritore nativo americano, le cui parole risuonano con gli scritti di Still "nell'atto della percezione, entro una relazione simpatetica con il percepito, il che è possibile solo perché nè il mio corpo né il sensibile esiste al di fuori del flusso del tempo, e così ciascuno ha il suo proprio dinamismo, la sua pulsazione ed il suo stile. La percezione, in questo senso, è una sintonizzazione o sincronizzazione tra i miei propri ritmi ed i ritmi del cose stesse, i loro toni e le loro trame."
Il panorama di Still era popolato da individui che vedevano cose da prospettive culturali totalmente differenti. Highwater (1981) scrisse: "Sebbene le società dominanti di solito presumono che la loro visione rappresenti la sola verità sul mondo, ciascuna società (e spesso individui all'interno della medesima società) vedono la realtà in modo unico". Le prospettive culturali uniche di Still e Sutherland sono state riprese dagli operatori BOCF. La BOCF inizialmente si è sviluppata nella Nuova Inghilterra, un posto impregnato dello spirito di Ralph Emerson e Henry Thoreau. Questi filosofi del 19° secolo della Nuova Inghilterra credevano che lo studio della Natura, o l'essere al di là della soglia nel mondo naturale, offrisse una purificazione della mente e dello spirito, ed una esaltazione nella scoperta di sé.
Al tempo in cui Sutherland (1939) pubblicò per primo le sue intuizioni, l'osteopatia stava attraversando un periodo di riduzionismo. Molti operatori si focalizzavano sugli aspetti meccanici dei principi e della pratica osteopatica. L'OCF di Sutherland rappresentava un Rinascimento dell'osteopatia di Still. Ma dal tempo della morte di Sutherland nel 1954, questo stesso Rinascimento entrò in un periodo di Riforma, un ritorno del razionale. L'OCF riformista ed i suoi testi base (Magoun 1976, Upledger & Vredevoogd 1983) furono abbracciati da molti osteopati così come da molti terapisti del massaggio, fisici e chiropratici. Ma il Rinascimento originale di Sutherland è stato ripreso sotto l'egida dei suoi studenti come Paul Kimberly, Anne Wales, Ruby Day, Rollin Becere Robert Fulford (Cardy 2004).
Come l'OCF ha portato alla BOCF, l'uso della metafora ha portato ad un archetipo. Laddove la metafora è una figura del linguaggio usata per suggerire una rassomiglianza, un archetipo è un termine usato per descrivere un simbolo universale che evoca risposte profonde e a volte inconsce nel lettore o nell'ascoltatore. Gli archetipi simbolicamente incorporano l'esperienze umane ed il loro significato è istintualmente ed intuitivamente compreso. Il concetto di Jealous de "l'embrione" come sempre presente negli organismi viventi è un archetipo chiave della BOCF. Quando studiava gli scritti dell'embriologo Blechscmidt (descritto più avanti), Jealous rimase colpito dalle sue conclusioni su come la funzione embrionale (moto fluido) crei una forma che precede una struttura. Jealous (2001) intuì dai rapporti di Blechschmidt che l'embriologo doveva aver sperimentato le forze organizzatrici della respirazione primaria al lavoro, senza una conferma palpatoria, data la reverenza con cui Blechschmidt & Gasser (1978) scrissero "l'originalità dell'essere umano embrione è distinguibile in molti modi; per esempio l'essere primordiale umano è padrone dell'intera geometria che si applica a se stesso. Non c'è mai il minimo errore su una somma di angoli, e nessuna imprecisione di rapporto superficie volume. Non fa mai una intersezione in un punto sbagliato è controlla ogni reazione fisica altrettanto bene di quelle chimiche."
L'embrione, come archetipo di una forma perfetta, costituisce la matrice base per la capacità del corpo di guarirsi da solo. Le forze fluide formative, assemblatrici e rigenerative che organizzano lo sviluppo embrionale sono presenti per tutto l'arco della vita, pronte per nostra cooperazione nel mettere in opera la loro potenza terapeutica. In altre parole le forze dell'embriogenesi diventano le forze di guarigione dopo la nascita.
Tra gli operatori BOCF ogni evento che avviene all'interno dell'ambito terapeutico ha un nome. Non si fa riferimento ad alcunché in termini vaghi di "energia". L'importanza della denominazione è condivisa in tutto il mondo dalle culture primarie, in particolare dagli uomini selvaggi del Kalahari (van der Post 1961). Secondo questi uomini delle foreste la separazione dell'individuo da quella parte di sé che è connessa con tutto il resto porta alla paura e ad un senso di solitudine, e questo facilita il processo di malattia. Poiché il trattamento con la BOCF connette il cliente alla natura, egli riceve una immediata esperienza di "essere insieme" o di "appartenenza" in un modo profondo. I clienti acquisiscono un senso fisico di "comunità" a volte per la prima volta nella vita. Come enfatizzato da Wendell Berry (1996) "la comunità e la più piccola unità di salute".
Nelle successive tre sezioni di questo articolo passeremo in rassegna l'evoluzione di pensiero, di capacità percettive e dell'approccio al trattamento della OCF e della BOCF, dalle Ossa alla Dura al LCF al corpo fluido. Vedi figura 1 per una sintesi.
Cronologia dell'evoluzione della OCF e della BOCF
1910-1920: Sutherland studia le ossa del cranio e le loro suture e forami.
1930, inizio: Sutherland comincia a sperimentare con la dura e le sue parti (falce, tentorio)
1030, fine: Sutherland sposta la sua attenzione alle fluttuazioni del liquido cerebrospinale e presenta il Meccanismo Respiratorio Primario
1943: Sutherland descrive il Respiro della Vita
1948: Sutherland comincia a lavorare con la potenza della Marea
1951: Sutherland interrompe la sperimentazione sul moto, tutti i fulcri avvengono negli still point
1960: Gli scritti di Sutherland vengono pubblicati, dopo essere stati revisionati da Ada Sutherland ed Anne Wales
1970: L'allievo di Sutherland Rollin Bekcer e Rober Rudford espandono il suo lavoro post 1943
1980: Bar Harbor: ad un meeting di osteopati Inglesi e della Nuova Inghilterra James Jealous collega la visione di Sutherland con il lavoro di Blechschmidt e van der Post.
Evoluzione del pensiero
"Ossa"
Dal tempo in cui era studente fino al 1920 Sutherland si concentrò sulle ossa del cranio, le loro suture e forami. Egli propose che le suture craniche restano mobili per tutto l'arco della vita di una persona. La sua intuizione con il contatto delle mani predisse ciò che oggi è noto attraverso gli studi istologici: che molte suture craniche non si ossificano completamente (Retzlaff & Mitchell 1987). Le suture viventi contengono tessuto connettivo, vasi sanguigni e nervi. Mantengono la funzione articolare e fungono da crocevia per i movimenti metabolici e le informazioni somatiche. Le osservazioni deduttive di Sutherland furono confermate dalle ricerche completate dall'osteopata contemporanea Charlotte Weaver. Essa effettuò delle dissezioni fetali che portarono a considerare le ossa del cranio come vertebre modificate (Weaver 1936°, 1936b). La sincondrosi sfenobasilare è embriologicamente omologa ad un disco intervertebrale, è plastica e capace di movimento (Weaver 1938). Perciò la Weaver dimostrò la veridicità dell'intuizione che Goethe ebbe nel 1790, che le ossa del cranio erano vertebre metamorfizzate.
"Dura"
Agli inizi del 1930 Sutherland spostò l'enfasi sulla dura e sulle sue escrescenze bilaminari che formano la falce ed il tentorio, note come membrane a tensione reciproca, che equilibrano il movimento all'interno del cranio. Sutherland accedeva alla dura con un leggera presa di aggancio della testa. Il periostio esterno è contiguo con la dura interna. Sutherland visualizzò una rete continua di tessuto connettivo, dal cranio giù fino al sacro, che caratterizzò come un collegamento interno (lett. core-link) a forma di girino.
"Liquido Cerebro Spinale"
Nella metà del 1930 Sutherland sposto l'attenzione alle fluttuazioni del LCS, guidate da ciò che lui chiamò Meccanismo respiratorio Primario (PRM). Egli postulò che il PRM consistesse di cinque fenomeni (Magoun 1976):
- La motilità intrinseca del cervello e del midollo spinale;
- Le fluttuazioni del LCS;
- La motilità delle membrane intracraniche ed intraspinali;
- La mobilità articolare delle ossa del cranio;
- Il movimento involontario del sacro tra gli ilii.
Sutherland descrisse la circolazione del LCS verso il basso ed introno alla colonna in una modalità di pulsazione ritmica e spiraliforme. La scienza ha nuovamente colto questa intuizione delle mani, grazie al progresso nelle immagini di risonanza magnetica nucleare (Greitz et al 1997). Molti operatori chiamano questa pulsazione Impulso Ritmico Cranico (IRC), un termine coniato da Rachel e John Woods nel 1961. Studi clinici riportano un Irc palpabile di 6-12 cicli al minuto, indipendente dai ritmi cardiaci o diaframmatici (Magoun 1976).
Il fenomeno dell'IRC è poco compreso e la sua origine rimane sconosciuta (gli agopunturisti sperimentano una situazione simile quando gli si chiede di descrivere il chi). Molti ricercatori hanno avanzato delle ipotesi sulla sua natura. Inizialmente Sutherland (1939) propose che le pulsazioni provenissero da movimenti ritmici del cervello, causati dalla dilatazione e contrazione dei ventricoli cerebrali, generanti così l'onda a impulso del LCS. Magoun (1976) lavorò su questa proposta e pose anche un'ipotesi alternativa: che i plessi coroidei producessero il LCS in cicli ritmici, e che questa oscillazione generasse la motilità cerebrale.. Upledger & Vredevoogd (1983) rifinirono l'ipotesi dei plessi coroidei, chiamandola "modello pressurostatico". McPartland & Mean (1997) chiamarono l'IRC una frequenza armonica palpabile, una sommatoria di diverse pulsazioni come le oscillazioni del LCS, il battito cardiaco, la respirazione diaframmatici, le modulazioni di Traube-Hering, le contrazioni ritmiche dei vasi linfatici, la pulsazione delle cellule gliali (A3) e altri poliritmi. Questa ipotesi di risonanza multipla è stata portata avanti indipendentemente (Milne et al 2001). Molte di queste oscillazioni biologiche sono alterate dal tono non in equilibrio del sistema nervoso autonomo (Schleip 2002) causando la variabilità e transitorietà dell'IRC. Perciò da una prospettiva BOCF l'IRC è un fenomeno causato da lesione.
"Corpo fluido"
Molti osteopati oggi lavorano con i modelli dell'IRC proposti da Magoun o Upledger, ma Sutherland andò oltre. Negli ultimi dieci anni della sua vita egli descrisse il MRP (Movimento Respiratorio Primario) come generato da forze esterne. Egli sentiva come se i suoi clienti venissero mossi da una forza esterna onnipresente, che chiamò il Respiro della Vita (Breath of Life: BoL). Sutherland lo percepiva come un processo incarnato, passante attraverso il corpo del cliente e le mani dell'operatore, senza perdere intensità.
Tabella 1 Cicli poliritmici descritti nella OCF e BOCF.
Nome del ciclo | Frequenza del ciclo | Natura del ciclo |
Impulso ritmico cranico | 6-12 cicli al minuto | Sconosciuta. Possibili collegamenti con l'attività del SNA o pre neutrale del SNC |
2 cicli e mezzo al minuto | 2.5 cicli al minuto | Respirazione Primaria |
Marea Lunga | 0.6 cicli al minuto | Respiro della Vita |
Ciclo a 300 secondi | 0.2 cicli al minuto | Sconosciuto. Possibile onda di terzo ordine |
Con il concetto del Respiro della Vita l'ammirazione reverenziale di Sutherland per il sistema di auto correzione crebbe a dismisura. "Sutherland giunse ad una transizione concettuale, lasciando coloro che continuarono il suo lavoro in un divario tra la profondità della ricerca osteopatica e la pratica, che ci poneva su una nuova e profondamente stimolante innovazione delle verità ultime della nostra professione" (Jealous 1997). Il ponte concettuale di Sutherland collegava i suoi studenti con le intuizioni iniziali di Still, tipo "la Vita è la più elevata forza nota nell'universo" e "noi siamo i bambini di una mente più vasta" (Still 1902).
Negli ultimi anni della sua vita il linguaggio percettivo di Sutherland si modulò sulla natura che circondava la sua casa in Pacific Grove in California. Parlava ai suoi clienti come se essi facessero parte di un mare, con onde che si muovevano ritmicamente nell'acqua,ed una marea che si muoveva più in profondità, sia attraverso l'acqua che le onde (Sutherland 1967). Egli stava descrivendo un sistema poliritmico (vedi tabella 1). Come il respiro della vita si trasmuta nel Meccanismo Respiratorio Primario, si generano varie armoniche nel corpo, come la "Marea Lunga", il "ciclo a 300 secondi", il "ciclo da 2 a 3", e l'Impulso ritmico Cranico. Becker (1965) descriveva la Marea Lunga come un ritmo basale, e la sua frequenza direttamente correlata con quella del Respiro della Vita, che oscilla ad una frequenza di 6 cicli ogni 10 minuti. Intorno al 1988 Jealous descriveva il "2 o 3" (meglio noto come il ciclo a 2 e mezzo) con una frequenza media di 2.5 cicli al minuto (Jealous 1997). Il 2 e mezzo per minuto è un'armonica (A1) della Marea Lunga. Non è modulato dai sistemi nervosi centrale o autonomo, e questo le rende un ritmo stabile. Liem (2003) descrisse questo ciclo a 300 secondi, che è poi anche stato descritto da altri. I poliritmi possono spiegare il poco accordo visto in alcuni studi di approfondimento della OCF. Per esempio lo studio di Norton (1996) riportava la scarsa plausibilità tra gli operatori OCF. Fu falsato perché un operatore registrava l'IRC mentre gli altri registravano il ciclo a 2 e mezzo (Jealous, comunicazione personale, 1997).
Sutherland (1990) confrontava il Respiro della Vita con il raggio di luce ciclico che un faro proietta sul mare, "accendendo l'oceano senza però toccarlo". Il Respiro della Vita passa attraverso i pazienti, accendendo le forze guaritrici già presenti nei pazienti. Questo permette al "Corpo Fluido" di emergere, laddove l'intero corpo si comporta come se fosse una singola unità di sostanza vivente. Il Corpo Fluido rappresenta l'equivalente BOCF della condensazione di Bose-Einstein (A17), dove le molecole individuali perdono la loro identità e formano una nuvola che si comporta come una singola entità (Cornell & Wieman, 2002).
Evoluzione delle capacità percettive
"Ossa"
L'approccio osseo iniziale di Sutherland alla OCF richiede comprensione palpatoria di tutte le caratteristiche della superficie del cranio, a tutti gli stadi dello sviluppo umano. Ciò include il contorno delle 22 ossa craniche, le loro interconnessioni articolari, e le molte fessure e forami. Livelli normali e anormali del tono nei muscoli extracranici devono anche poter essere apprezzati, così come i campi nella trama tissutale dei tessuti cutanei.
"Dura"
Il modello della dura della OCF, come l'approccio osseo, richiede una comprensione accurata dell'anatomia. Percettivamente parlando sentire la dura ed il meccanismo a tensione reciproca richiede all'operatore di palpare i tessuti oltre le proprie dita. Come qualcuno che guida un'auto su una strada bagnata percepisce la superficie stradale viscida attraverso una serie di connessioni dalla strada tramite le gomme, gli assi e lo sterzo. Un'esperienza che potrebbe essere paragonata ad una percezione esoterica.
"Liquido Cerebro Spinale"
Per gli operatori che lavorano con il LCS e le fluttuazioni fluide, la conoscenza anatomica non è sufficiente. Rollin Becker ammoniva: "Studiare un cadavere è come studiare un palo telefonico per capire come funziona un albero" (Speece et al 2001). L'educazione richiesta viene dallo studio dei tessuti viventi dei propri pazienti. L'operatore visualizza "uno stato in rapporto alla continuità fluida tra il medico ed il paziente" (Magoun 1976) tramite "la fusione delle mani con la testa" (Upledger & Vredevoogd 1983). Con l'addestramento e la pratica l'operatore sente un movimento sottile, che assomiglia molto all'escursione respiratoria del torace, percepita come un allargamento ed un restringimento della testa tra le mani. Questo tipo di palpazione rappresenta un segnale armonico costituito da molti sensi, comprendenti recettori di temperatura, meccanici e propriocettivi (McPartland & Mein 1997). Altri sensori ancora non spiegati possono percepire piezolettricità (A13) o campi elettrici, come descritto da operatori yoga (Green 1983). Milne (1998) acquisì una "percezione visionaria craniosacrale" controllando il respiro diaframmatico, l'empatia e l'intenzione con alcuni dei suoi clienti.
"Corpo Fluido"
Rilevare i poliritmi e il Corpo Fluido richiede all'operatore di aumentare l'attività "afferente" e diminuire quella "efferente". In altre parole deve enfatizzare la ricezione più che la trasmissione. Questa è la differenza tra ascoltare la radio e conversare con un cellulare. Anche "miscelare le mani con la testa" può essere molto differente. Far convenire forze efferenti in un paziente crea un senso misto "io-tu". Per rivelare la Marea Lunga e il ciclo a 2 e mezzo è necessaria una facilitazione del sistema nervoso centrale (Jealous 2001). La nostra coscienza, come la nostra spina dorsale, può essere facilitata o disturbata. Secondo Jealous una mente quieta necessita che i diaframmi cranici, toracici e pelvici funzionino senza inibizioni. Questo viene raggiunto permettendo al respiro di rallentare e regolarizzarsi, e ammorbidendo i muscoli dell'osso pubico.
Tabella 2 Breve comparazione dei modelli Biomeccanici e Biodinamici della OCF
Biomeccanico | Biodinamico |
Tecniche portate dalle forze dell'operatore, direttamente o indirettamente | Le tecniche seguono i movimenti del sistema. La capacità trasmutativa della Marea è riconosciuta. Le forze di marea si interfacciano direttamente con gli schemi di disagio. L'operatore segue da vicino. |
Moto assiale nelle ossa | Il moto è traslazionale, trasmutazionale, metabolico |
"Meccanismo" utilizzato come un termine collettivo non distinto | "Meccanismo" definito tramite elementi specifici (Respiro della Vita, Corrente fluida, forze di marea, frequenze differenti, e altri) le parole hanno un fondamento sensoriale che è chiaramente dimostrato. |
L'IRC è un'espressione primaria del Respiro della Vita | L'IRC non è un'espressione del respiro della vita, né una forza terapeutica. |
L'IRC ha 8-14 cicli al minuto. Ritmi più lenti non sono identificati. | Il ritmo base è 2-3 cicli al minuto; i ritmi più lenti sono specificamente identificati come primari per il sistema. |
La percezione è automatica. Le capacità non sono delineate. | La percezione è un atto cosciente, di capacità, e richiede un addestramento ed un aggiustamento attimo dopo attimo, non automaticamente,. |
Le lesioni sono di natura somatica e articolare. | Le lesioni possono accadere a qualsiasi livello del sistema. Una lesione viene vista come una unità disfunzionale nella persona come un tutto. |
La sincondrosi sfenobasilare è un luogo primario di orientamento per l'attività della lesione. Le lesioni sono diagnosticate e ridotte da sequenze concettuali iniziate nella SSB. | Il luogo primario è variabile. Le lesioni non sono automaticamente corrette; le sequenze non sono concettuali. Le priorità sono stabilite dalla Marea. |
Queste azioni servono ripetitivamente per "sincronizzare l'attenzione dell'operatore". Come l'attenzione si sincronizza ed ha spazio per respirare, l'operatore avverte dei ritmi più profondi, ed il segnale si sposta dal ritmo dell'IRC al ciclo dei 2 cicli e mezzo al minuto. Con una più profonda defacilitazione la percezione del ciclo a 2 e mezzo al minuto scompare nella Marea Lunga (Jealous 2001).
Con le aumentate capacità percettive l'operatore a volte sente un senso di neutrale, che viene sperimentato come una omogeneizzazione del tessuto del fluido e della potenza: il Corpo Fluido, dove niente può essere percepito come entità separata sotto le dita. Questa entità lisergica (componente dell'LSD N.d.T.) rimane al centro percettivo della BOCF. Il Neutrale non può essere concettualizzato; può essere soltanto sperimentato. È qui che l'"olismo" diventa più di un concetto filosofico, esso può venire apprezzato come una percezione sensoriale effettiva. Una sintesi di alcune differenze tra biomeccanica e biodinamica è presentata nella tabella 2.
Evoluzione degli approcci al trattamento
"Ossa"
L'aggiustamento diretto delle suture e dei forami influisce sulla funzione dei nervi e dei vasi cranici che attraversano queste aperture, così come la funzione dei muscoli che hanno origine o si inseriscono sulle ossa craniali. Alcuni degli studenti di Sutherland continuano a focalizzarsi sulle ossa e sulle suture, come il chiropratico americano De-Johnette, che ha fondato le Tecniche Sacro-Occipitali (Hesse 1991). Il trattamento dei muscoli suboccipitali impatta direttamente la dura e può essere di ausilio nei pazienti con mal di testa durale e sindrome cronica di dolore (McPartland et al 1997).
"Dura"
Il trattamento delle membrane a tensione reciproca tramite l'equilibrio della tensione membranosa (MBT) è una tecnica indiretta, effettuata esagerando gentilmente lo schema di strain delle membrane, equilibrando la tensione nelle fibre sotto strain con la tensione presente nelle fibre normali, ed effettuando un rilascio dello strain (Sutherland 1990). Molti osteopati lavorano con questo modello durale ottenendo buoni risultati. Lawrence Jones usava la sua tecnica di contro-strain per ammorbidire la falce ed il tentorio. Beryl Arbuckle era un operatore straordinariamente dotato per la MBT.
"Liquido Cerebro Spinale"
Sutherland inizialmente usava delle forze idrauliche dirette, come la tecnica del CV4 per comprimere il LCS nel 4° ventricolo (Magoun 1976, Upledger & Vredevoogd 1983). Il CV4 induce dei cambiamenti terapeutici nel corpo, probabilmente attraverso il tessuto PAG (grigio periacqueduttale (A9)), che circonda il 4° ventricolo. Il PAG è allineato con neurorecettori (recettori di oppioidi e cannabinoidi), e risponde agli stimoli (come la pressione idraulica) attivando questi neurorecettori, tramite il rilascio di endorfine e endocannabinoidi, e con la propagazione di segnali inibitori del dolore nel corno dorsale. Il PAG è omuncolare (A12), come la corteccia somatosensoriale, cosicché la topografia del PAG corrisponde alle differenti parti del corpo (J. Giodarno, comunicazione personale, 2002).
Molti operatori che lavorano con le fluttuazioni ritmiche del LCS si focalizzano sulla frequenza dell'IRC, come riportato come esempio dai modelli di Magoun e Upledger. La frequenza dell'IRC viene anche focalizzata dalla Fondazione Sutherland per l'insegnamento craniale (STCF), sebbene l'STCF adesso incorporino il ciclo a 2½ e la Marea Lunga nel loro curriculum (A. Norie, comunicazione personale, 2002).
Gli operatori orientati all'IRC possono apportare cambiamenti terapeutici inducendo entrainment (sincronizzazione armonica) (McPartland & Mein 1997). L'entrainment fu descritto per primo nel 1665 da Christian Huygens (Strogatz & Stewart 1993). Egli notò che la sua collezione di pendoli cominciava a oscillare in sincronia l'uno con l'altro. Questo fenomeno di accoppiamento si verifica anche negli organismi (ad esempio le celle cardiache dei pacemaker) e tra organismi (lampeggio simultaneo delle lucciole, suono armonico dei grilli, sincronizzazione del ciclo mestruale nelle donne insieme da tempo). Huygens notò che gli orologi più "forti" (quello con il pendolo più pesante) stabilivano il ritmo per tutti. McPartland & Mein (1997) proposero che gli operatori trasferissero i ritmi dei loro orologi "forti" sui pazienti, ed amplificassero questo trasferimento assumendo uno stato meditativo prima di trattare i loro pazienti. Stati meditativi, centrati, sono noti per la capacità di produrre forti entrainment (Tiller et al 1996). La centratura con una sincronizzazione armonica (entrainment) di aggancio può essere una tecnica terapeutica a largo raggio, sebbene non riconosciuta dai Feldenkrais, Chiropratici, Terapisti della Polarità, Reiki, Tocco Terapeutico e Tragering. Gli operatori Cinesi si centrano sul tan tien, il punto, circa 5 cm sopra l'osso pubico, dove gli operatori Tibetani meditano su un'immagine del Buddha della Medicina centrata nel Sahasrara Chakra, la corona della testa (McPartland 1989). Le nuove tecniche "Freeze-Frame" si focalizzano sul cuore per raggiungere l'entrainment (Tiller et al 1996). Tutte queste Tecniche centrano l'attenzione sulle parti del corpo ricche di oscillatori biologici (intestino, cervello e cuore).
Tille et al (1996) stabilirono che il sentire l'empatia e l'amore porta ad un forte entrainment. Jahn (1996) descrisse il legame di risonanza tra l'operatore ed il paziente come una forma d'amore, trasmettente "informazioni benefiche". Wirkus (1992) enfatizzò che il guaritore "... deve sentire ed essere il chakra del cuore.. Non è pensando alla parola ‘amore', è una sensazione reale di puro amore che porta calore, vibrazioni delicate nell'area del cuore". Fulford (1988) fu preciso: "Tu (operatore) resta neutrale, agendo come un canale per il flusso dell'amore divino. Se impari ad usare l'amore appropriatamente nel lavoro di guarigione, le tue vibrazioni corporee aumentano e diventa più facile maneggiare la potenza dell'energia dell'amore".
L'entrainment ha le sue limitazioni. Può essere impiegato soltanto dagli operatori che lavorano con l'IRC. Quelli che lavorano con ritmi più lenti evitano attività efferenti, cosicché nessun entrainment può essere possibile o desiderato. Noi limitiamo il nostro potenziale terapeutico quando ci focalizziamo soltanto sul SNC, sia che lavoriamo con la modalità LCS di Sutherland degli albori, che con le vibrazioni cellulari dell'entrainment. Possiamo soltanto causare effetti collaterali e iatrogenesi (Greenman & McPartland 1995, McPartland 1996).
"Corpo Fluido"
Secondo una precisazione di Jealous (comunicazione personale, 2004) "l'osteopatia craniale non è del cranio. Ha a che fare con la Respirazione Primaria". Il passaggio di Sutherland dal LCS al Corpo Fluido cominciò con una tecnica che egli chiamo "spostamento automatico". Paulsen (1953) descrisse la sensazione di Sutherland di un "motore" che partiva nel LCS e poi andava avanti per conto suo, generando una forza di salute in grado di trattare molte lesioni per tutto il corpo. "Il cuore di questo lavoro è percettivo" scrisse (Jealous 2001) "Noi impariamo a sentire il Tutto. Quando incontriamo i nostri clienti vediamo il Tutto, un evento assai raro al giorno d'oggi". Quando un cliente raggiunge il neutrale come descritto in precedenza, il SNC si acquieta (la persona spesso si addormenta). Con il SNC "messo a riposo" l'intera persona - SNC, LCS, tutti gli altri fluidi e tutti gli altri tessuti - si fonde nel Corpo Fluido. Nel Corpo Fluido protoplasmico il movimento è puramente metabolico, e risponde liberamente alla presenza esterna del mondo naturale e del Respiro della Vita.
Agganciare la potenza presente nel Respiro della Vita come espressa nella Marea richiede tecniche ancor più sottili. Nella parte finale della sua carriera Sutherland smise tutti i test di movimento della testa, e non applicò nessuna forza alle lesioni osteopatiche. Egli lavorò con i fulcri negli still point, e disse "non tratto con tecniche ma con un contatto gentile" (Sutherland 1990). Lavorare con la Salute è un imperativo della BOCF, ed echeggia Still (1899). "Trovare la salute dovrebbe essere l'obiettivo del medico. Chiunque può trovare il disagio". Jealous (1997) descriveva i cambiamenti terapeutici che richiedono una "coscienza originaria ed istintuale" da parte dell'operatore, non intellettuale ma bensì intuitiva, "il momento viene riempito con lo sforzo di essere presente con la Salute nel paziente e la storia si rivela nella sua stessa risposta".
Scienza BOCF: Coscienza Quantica
Gli osteopati basano lo loro scienza sulla fisica, mentre gli operatori medici occidentali praticano la chimica - i loro attrezzi farmacologici trattano i gruppi funzionali chimici noti come geni e prodotti di geni. Gli osteopati riconoscono la chimica ATCG dei geni, ma focalizzano la loro attenzione sulla fisica della linea mediana nella doppia elica stessa. In breve gli osteopati portano l'attenzione sulla quarta dimensione della doppia elica: il Tempo. Il DNA converte il tempo in spazio. Sorprendentemente questa trasmutazione può essere spiegata nei termini del modello meccanico della fisica Newtoniana (Pourquiè 2003). Molte idee proposte dai guaritori New Age operano nel paradigma Newtoniano (A14). Pert (2000) ipotizzò che i terapisti energetici guariscono i loro pazienti inducendo toni vibrazionali che spostano i neurorecettori nello stato costitutivo attivo, o che la vibrazione guida il rilascio di endorfine che attivano i neurorecettori. Oschman (2000) descriveva i materiali cristallini nelle strutture biologiche (p. es. fosfolipidi nelle membrane cellulari, collagene nei tessuti connettivi) che generano campi elettrici quando compressi o stirati (effetto piezoelettrico (A15). Questi campi energetici possono essere la sorgente della guarigione con le mani, una proposizione radicale, ma ben inserita in un paradigma meccanicistico.
La fisica Newtoniana ha effettuato un salto di paradigma con la fisica quantistica, grazie agli studi relativistici dei fenomeni subatomici e della coscienza. Gli scritti di Still suggeriscono che egli avesse fatto questo passaggio al paradigma quantistico. Egli sapeva intuitivamente che gli eventi di guarigione nei pazienti accadevano a livello subatomico, ma non aveva le parole o i concetti della fisica quantistica per descriverli, per esprimere la trasformazione che stava sperimentando nei trattamenti. Descrisse invece questo come il ritorno della salute a Dio o come la Divina Natura all'opera.
Il Respiro della Vita di Sutherland mostra caratteristiche che possono essere spiegate con la Teoria dei Quanti (p.es. la teoria dell'ordine implicito di Bohm, 1980 (A19)). Il Respiro della Vita effettua una trasmutazione di sostanza nella Respirazione Primaria, un campo di forze che genera un'orientamento spaziale, cosicché condivide le caratteristiche del "campo morfogenetico" descritto da Sheldrake (1981). I concetti di Sheldrake sono molto Quantici: i campi morfogenetici trasportano solo informazioni (non energia) e sono disponibili attraverso il tempo e lo spazio senza alcuna perdita di intensità dopo essere stati creati. Questi "blueprints[1]" non fisici guidano la formazione delle forme fisiche attraverso schemi tridimensionali di vibrazione che egli chiamò risonanza morfica. La risonanza morfica che genera forma nell'embrione è lo stesso processo che genera salute nell'adulto.
Il ruolo della coscienza nella teoria quantica ha una differenza radicale dalla fisica classica. Il risultato di ogni esperimento dipende dalla coscienza dell'osservatore. In effetti il termine osservatore dovrebbe essere sostituito dal termine partecipante. Non possiamo osservare l'universo, noi ne siamo partecipi. La nostra coscienza individuale è un piccolo ologramma di una coscienza universale condivisa da tutte le cose viventi. Capra (1996) denominò coscienza ("il processo del conoscere") come la caratteristica chiave della vita, includendo forme di vita come le piante ed i protozoi, che mancano di un sistema nervoso centrale. Il Corpo Fluido protoplasmico condivide la sua coscienza, e ciò spiega la sua "sensibilità" e "capacità decisionale" (Jealous 2001).
Da una prospettiva BOCF, Jealous (2001) riconobbe che la coscienza dell'operatore ha un ruolo primario nella profondità dei cambiamenti terapeutici che insorgevano nei pazienti. Egli scoprì che i risultati terapeutici miglioravano in proporzione a quanto riusciva a liberarsi della sua coscienza razionale. Scoprì, come fece Sutherland, che lo sforzo dell'operatore "... è di lasciare che il Respiro della Vita ci muova, ci permetta la visione... Il proprio sforzo deve essere per un "senso di possibilità" (Jealous 2001). Nei prossimi capitoli di questo articolo passeremo in rassegna le nuove ricerche riguardo gli estremi della scienza della BOCF.
[1] Blueprints: gli schemi costruttivi ed i progetti, sia edilizi che di altra natura, vengono disegnati su fogli blu. Da qui il termine usato per indicare un progetto, un disegno base (N.d.T.)
L'embriologia di Blechschmidt tramite il Respiro della Vita
Jealous (2001) descrisse l'osteopatia tradizionale come una scienza basata sull'anatomia, laddove la BOCF è una scienza basata sull'embriologia. Gli operatori del Respiro della Vita hanno seguito il lavoro di Erich Blechschmidt (1902-1992) un indiscusso embriologo olistico. Secondo Blechschmidt (1977) ciascuna parte dell'embrione si sviluppa nel movimento, ed ogni movimento impatta nello sviluppo di ciascun movimento seguente. Lo sviluppo embriologico iniziale è largamente epigenetico (A8), guidato della dinamiche fluide. I suoi concetti si accordano con l'operatore BOCF, che postulano che il Respiro della Vita, la forza esterna descritta da Sutherland , genera un'orientazione spaziale nell'embrione. L'orientazione spaziale viene espressa nel piano materiale da forze fluide, forse da legami idrogeno elettromagnetici dell'acqua (un concetto che risuona con la teoria della "impronta acquea" dell'omeopatia), generando una matrice che governa lo sviluppo dell'embrione. Questo accordo concettuale tra Blechschmidt e la BOCF li situa da un lato di un grande dibattito. Negli ultimi 50 anni gli scienziati hanno argomentato su due teorie riguardanti lo sviluppo embrionico: è passivo ed "esterno", pilotato dalle dinamiche fluide, o è attivo e "interno", guidato dall'attività molecolare dei geni?
Le cellule della cresta neurale (A6) (NCCs) sono uno dei fuochi di questo dibattito. NCCs migratorie compaiono nella quarta settimana dell'embriogenesi umana. Al momento che in cui i bordi laterali del piatto neurale si sollevano e si fondono nella linea mediana per formare il tubo neurale, le NCCs "surfano" la cresta dell'onda generata da questa azione come una cintura lampo. Le NCCs seguono cammini altamente replicati e stereotipati. Nella nostra era di medicina molecolare, i sostenitori della migrazione attiva delle cellule confermano il paradigma dominante. Secondo questa visione le NCCs che migrano sono dirette dai geni che esprimono i recettori della membrana cellulare. I recettori delle NCC sentono il gradiente nel fluido extracellulare. Perciò la migrazione delle NCC è stata descritta come chemiotassica (A4), guidata da molecole come l'integrina, la camerina e la connexina (Maschhoff and Baldwin 2000). Questa visione molecolare viene comunque sfidata dall'inconsistenza filogenetica - le NCCs appaiono soltanto negli embrioni dei vertebrati. Gli embrioni degli invertebrati non hanno NCCs anche se hanno geni collegati con la migrazione di queste cellule, così come BMP2/4, Msx, Dll, and Snail (Holland & Holland 2001).
Figura 2 Microfotografia di una micropipetta che inietta un getto di fluido nell'acqua, formando un vortice. La superficie di confine tra il fluido in movimento e l'acqua ferma crea forme organiche. Illustrazione di Gerlad Moonen, ridisegnata da Schwerk (1996).
Viceversa i geni associati con la migrazione delle cellule dei vertebrati, come in CNR1 (Song e Zhong 2000) sono assenti negli invertebrati (McPartland et al 2001, McPartland & Glass 2001). Le piante, che sono prive di SNC, hanno anche recettori di integrina (Lynch et al 1998), che aiuta le cellule delle piante a percepire la gravità (una forza molto lieve nei materiali non ferrosi). Forse i recettori di integrina non sono guide chemiotassiche, ma di fatto rispondono a forze elettromagnetiche sottili come il Respiro della Vita.
Blechschmidt arguì che le dinamiche fluide permettono la migrazione delle cellule per sovrastare il c
omportamento inerziale, tissotropico (viscoso) del fluido embrionico extracellulare. La qualità tensiva della matrice fluida fornisce un'impalcatura per la migrazione ed il movimento delle NCCs. Gli operatori BOCF mettono in correlazione questo concetto con la descrizione di Sutherland dell'azione della Marea come un fluido nel fluido, che esprime una qualità tensiva, con la capacità di direzionare la forza. La teoria di Blechschmidt è stata verificata dai ricercatori di tutto il mondo (vedi una dozzina di citazioni in Jesuthasan, 1997) che hanno iniettato gocce di latex in embrioni viventi. Le gocce di latex sono oggetti inerti incapaci di chemiotassi molecolare e mancanti di motilità intrinseca. Essi tuttavia non seguono i cammini migratori delle NCCs. Le forze tensive fluide richieste per questo tipo di movimento furono dimostrate da Schwenk (1996), che utilizzò delle micropipette per iniettare flussi di fluidi nell'acqua. Le superfici di confine che si creano tra il fluido in movimento e l'acqua ferma vorticavano formando figure organiche (Vedi figura 2). Sperimentando cambi nella densità del fluido e nella velocità del getto si ottenevano forme differenti. In alcuni esperimenti, la qualità tensiva della matrice fluida creò forme che svuotarono il cammino migratorio delle cellule della cresta neurale. In altri esperimenti l'orientazione spaziale del fluido nel fluido suggerì la formazione del SNC nell'embrione, completa di dura e pia, emisferi cerebrali, ed un corpo calloso connesso con gli emisferi (vedi figura 3). Gli esperimenti di Schwenk con la meccanica dei fluidi suggerirono che la configurazione geometrica dell'embrione si presenta prima che la struttura si sviluppi.Figura 3. Microfotografia di una micropipetta che inietta un flusso nell'acqua, una variazione sperimentale dalla figura 4, cambiando la densità del fluido. L'orientazione spaziale delle superfici di confine suggerisce la formazione del SNC dell'embrione. Illustrazione di Gerlad Moonen, rielaborata da Schwenk (1996).
Contributi genetici
Dopo che i fluidi hanno disegnato una matrice o una mappa base, le espressioni genetiche susseguenti organizzano le cellule, la migrazione di queste comincia effettivamente ad attivarsi. Per esempio, l'onda iniziale di NCCs interrompe la migrazione e costruisce un struttura reticolare. Questo reticolo fornisce l'impalcatura per la crescita chemiotassica attiva dei neuroni, presagio dell'organizzazione, in uno stadio più maturo, del sistema nervoso autonomo (SNA) (Conner et al 2003).
Un fenomeno simile governa la crescita dei neuroni, attraverso un apparato sensorio e motorio nella loro estremità denominato cono di crescita. La ricerca del percorso del cono di crescita è parzialmente guidata da forze fluide, un processo passivo dimostrato nuovamente dalla translocazione di gocce di latex (Newman et al, 1985). Ma anche i geni contribuiscono alla ricerca del percorso del cono di crescita, per mezzo dei recettori della membrana cellulare che sono attivati dai componenti "attrattori" o "repulsori" extracellulari. Per esempio i recettori UNC-40 e Eph sono attivati da netrina ed efirina, proteine secrete nel fluido extracellulare. Attivati questi recettori inizia una cascata molecolare che direziona l'actina del citoscheletro (A5) cellulare, regolando perciò la motilità del cono di crescita. Un'autentica zuppa molecolare guida i neuroni alla loro destinazione. Questa complessità può essere apprezzata dallo scoraggiante compito a cui vanno incontro gli assoni commissurali, che devono crescere verso la linea mediana, attraversarla, e poi continuare il loro cammino senza tornare indietro.
Tuttavia Blechschmidt enfatizzò che i geni non agiscono, essi reagiscono alle forze esterne. La reazione dei geni alla pressione idrostatica durante l'embriogenesi è stata di recente denominata "il meccanismo morfogenetico" (Van Essen, 1997). A Wal (1997) piaceva le definizione di geni come creta che costruisce il vaso. La creta di per sé non può modellare una forma; sono necessarie le mani dell'artista. E queste mani non possono agire senza la mente dell'artista. Dalla prospettiva BOCF, la creta rappresenta i geni, le mani rappresentano le forze fluide, e la mente dell'artista rappresenta il Respiro della Vita - il "piano degli dei" o il "maestro meccanico" a cui allude spesso A.T. Still. Casualmente noi (J.M. e E.S.) tenevamo un workshop sulla BOCF nella settimana in cui Ventre et al (2001) pubblicarono le sequenza del genoma umano. Mentre gli scienziati di tutto il mondo ponderavano sul paradosso che un organismo della nostra complessità deve operare con solo 30.000 geni (Clavarie 2001), il nostro workshop per operatori BOCF confermava l'ovvia necessità per le forze epigenetiche di prendere "decisioni" che modellano l'embriogenesi.
Movimento metabolico
Blechschmidt (1997) elaborò sei differenti meccanismi con cui i fluidi si "comportano internamente", creando una funzione da cui emerge una struttura: contrusione, distrusione, dilatazione, retensione, detrazione e densazione. Più tardi aggiunse i meccanismi di corrosione, perdita e suzione (Blechschmidt & Gaser 1978). Questi meccanismi sono guidati dal metabolismo dei tessuti cellulari. Il metabolismo cellulare potenzia o svuota i vari fluidi, che Blechschmidt chiamò "campi metabolici". Per esempio, il piegamento iniziale del disco embrionico (che si flette in una forma a "C") è dovuto alla diminuzione della pressione per il collasso del sacco vitellino (Drew 1995). Il metabolismo cellulare svuota i nutrienti nei fluidi extracellulari e causa la produzione di scarti metabolici. Strati sottili di cellule adiacenti a fluidi svuotati rallentano la loro crescita, e diventano la concavità delle curvature del tessuto. I gradienti di concentrazione dei nutrienti e degli scarti creano movimenti fluidi tra rubinetti e scarichi. Quando questi movimenti "cannulizzeranno" i tessuti, diventeranno i vasi sanguigni dell'embrione.
Strati di cellule, tessuti e organi crescono a ritmi differenti. La fodere epiteliali (A18) di questi assemblaggi diventano strutture di contenimento che generano forme. Il davanti dell'embrione, per esempio, proviene da pieghe e solchi tra il cervello in espansione ed il cuore che batte (Blechschmidt & Gasser 1978). La crescita differenziale all'interno del cranio dell'embrione crea uno schema fluido che successivamente si condensa in zone di tensione meccanica, o mesenchimali, che si compattano in bande per formare le membrane della dura. Esse guidano la posizione, la forma e la struttura interna del cervello, "le resistenze non sono crude forze meccaniche, me delicate linee di sviluppo viventi" (Blechschmidt 1961). La linea mediana delle membrane durali tra gli emisferi cerebrali serve come un forte contenitore che si oppone alla tensione delle viscere che tendono a discendere e la crescita eccentrica del cervello. Questa linea mediana durale è conservata negli adulti come la falce cerebrale. Inizialmente essa aderisce all'osso frontale, ed è il motivo per cui questo osso, una singola struttura mediana nella maggior parte degli adulti, si comporta funzionalmente come un osso pari. In alcuni questa funzione mediana è conservata come struttura, la sutura metopica (Magoun 1976). Molte membrane durali appaiate nascono nell'embrione, ed una di esse la ritroviamo nell'adulto come il tentorio del cervello.
Linea mediana funzionale
Un altro aspetto dell'embriologia, che fa parte della base della BOCF, è il concetto di linea mediana funzionale, intorno a cui il corpo e la salute si organizzano. La linea mediana è l'espressione primaria della funzione nell'embrione. Una serie di strutture nasce dalla linea mediana - per prima la linea primitiva che appare nell'ectoderma, cominciando dal polo caudale del disco embrionico. Successivamente dall'endoderma si sviluppa la notocorda, di nuovo crescendo dal lato caudale a quello craniale. Dopo alcuni giorni il solco neurale si forma lungo la linea mediana, sorgendo dalla coda alla testa. Durante la quarta settimana di sviluppo il tubo neurale si chiude all'estremità, ed il movimento dei fluidi non è più una circolazione ma una fluttuazione. Il fluido amniotico diventa il LCS. La lamina terminalis marca la chiusura del terminale cefalico del tubo. Questa struttura della linea mediana permane nell'adulto, e la si trova nel tetto del terzo ventricolo. È un punto "pivot" per tutti i movimenti neurali. Durante la fase di inalazione del Meccanismo Respiratorio Primario (MRP), ovvero la fase inspiratoria, l'intero sistema nervoso centrale converge a spirale verso la lamina terminalis. Durante la fase espiratoria tutti i tessuti si allontanano da quest'ultima.
Jealous (1997) descrisse la linea mediana che nasceva dalla Quiete, generata dal Respiro della Vita. La linea mediana funzionale rimane presente per tutta la durata della vita, e la nostra struttura ed il nostro movimento fisiologico rimangono orientati ad essa. Il Respiro della Vita entra nel corpo dal coccige e sale lungo la linea mediana, radiando "come una fontana della vita" (Sills 1999). Il trasporto di una forza bioenergetica di linea mediana dalla coda alla testa è stato descritto da numerosi autori, forse per primo da Wilhelm Reich. Reich ed i suoi studenti descrivevano indipendentemente il MRP, "... una conferma dei movimenti del cervello può essere ottenuta nelle persone prive di armatura... questo movimento è relativamente lento e non correlato con la pulsazione arteriosa" (Konia 1981). È interessante notare che i meccanismi genetici tendono a lavorare nella direzione opposta, in una progressione da cefalica a caudale. Questo è ottimamente esemplificato dall'attivazione di dozzine di trascrizioni del fattore genetico Hox (A10) (L'orologio Hox) che dirige la formazione dei somiti embrionali dalla testa alla coda. La sequenza dell'espressione del gene Hox (A10) è colineare con l'ordine del gene sul cromosoma (Kmita & Duboule 2003).
Il movimento della Marea può essere palpato in tutto il corpo, denominato "Zona A" dagli operatori BOCF (Jealous 2001).
Figura 4. Il cingolo durale anteriore in formazione in un embrione di 8 settimane, disegnato con una sottile linea tra le vescicole telencefaliche anteriore e laterale. Illustrazione di McPartland, ridisegnato da Blechschmdt & Gasser (1978).
Gli operatori asiatici concettualizzano questa energia come il movimento in canali, come il Chi dei cinesi ed il vata ed il suo sotto-dosha prana dell'Ayurveda (McPartland & foster 2002). Il movimento della Marea può anche essere palpato esternamente al corpo, nel "campo aurico" dei vari operatori energetici orientali ed occidentali, denominate Zona B nel lessico della BOCF. Gli osteopati come Randolph Stone e Robert Fulford lavoravano primariamente nella Zona B. Rollin Becler lavorava nella Zona C, un campo che si diffonde dalla linea mediana fino ai bordi della stanza (comunicazione personale, Jealous 1999). Jealous (2001) enfatizzava il fatto che tutte queste zone esistono simultaneamente, così come altri domini, come la Zona D, che si estende dalla linea mediana del paziente all'orizzonte. Le zone sono utili strumenti diagnostici, poiché aumentano i campi percettivi degli operatori.
L'embriologia apprende dalla BOCF
La BOCF ha appreso dall'embriologia, ma la relazione è reciproca - la BOCF ha informato la scienza dell'embriologia. Prendete il cingolo durale anteriore (ADG) come esempio. Questo cingolo durale anteriore compare verso l'ottava settimana di gravidanza, come uno schema condensato di strain tra le vescicole telencefaliche che si stanno invaginando (Figura 4). Secondo la maggior parte degli embriologi questo cingolo durale regredisce dopo la nascita. Comunque uno dei colleghi di Jealous lo avvisò di uno strano schema di strain craniale che avvertiva in molti pazienti adulti. Cominciarono a chiamarlo "the hoop" (il cesto o il cerchio N.d.T.), per descrivere la sensazione percepita. Organizzarono una dissezione perinatale con il Dr. Frank Willard e scoprirono che questo cingolo durale anteriore non si involge sempre prima della nascita, ma a volte rimane come un setto anteriore trasverso (Figura 5). In altri casi il cingolo regredisce, sebbene uno schema di strain persista nei fluidi.
La palpazione BOCF presagì anche la scoperta del ponte durale nella regione suboccipitale (Jealous, comunicazione personale, 1999), e questa struttura è adesso nota come persistente negli adulti (McPartland & Broduer 1999). Il ponte durale si attacca alla dura sulla membrana posteriore atlante-occipitale (PAOM), un legamento che attraversa l'articolazione atlante-occipite.
Cura e sviluppo della facoltà dell'attenzione
LA BOCF viene insegnata in programmi basati sulla clinica, dove ciascun passo è progettato come un viaggio per risvegliare aspetti intuitivi ed istintuali della mente dell'operatore. Le nostre facoltà intuitive ed istintuali furono chiamate "percezione primaria" da Pearce (1977), che le descrisse come "parte del sistema naturale precostituito per comunicare e rapportarsi con la terra". Queste capacità tendono a scomparire, come muscoli atrofizzati, se non vengono utilizzate. Per questo l'intuizione e l'istinto sono presenti alla nascita, ma appassiscono per la mancanza d'uso, visto il carico sociale ed educativo della società odierna. La nostra intuizione, il nostro istinto, e la vitalità percettiva sono spenti dallo stress della vita urbana, e dalla pressione della vita professionale.
Una grande cura e attenzione viene posta nella scelta dei luoghi dove viene impartito l'insegnamento della BOCF. Il mondo della natura è un partecipante ed un istruttore necessario. Attraverso la sua personale esperienza nei luoghi selvaggi del New England e del Canada Jealous imparò come il profondo sé, lo spirito umano, emergono quando si viene a contatto con il mondo naturale. La "formula magica sensuale" della Natura acquieta il SNC di una persona, permettendo di lasciar cadere i confini tra l'individuo ed il tutto. John Muir, un naturalista americano del 19° secolo, parlava come un osteopatia: "In natura, quando tentiamo di prendere qualcosa di per se stesso, lo troviamo connesso con tutto il resto nell'universo" (Muir, 1911). L'operatore BOCF trasporta questo fenomeno del mondo naturale nel suo studio in città, incorporando uno stato indigeno di coscienza nella pratica clinica di tutti i giorni.
È importante riconoscere che ciò che viene osservato durante un corso di trattamento non è un normale mesmerismo (A11), colorato da una teoria vagamente vitalistica, ma l'evidenza di un sistema naturale perfettamente organizzato, che richiede disciplina e dedizione allo scopo di sviluppare le facoltà percettive dell'operatore. Gli operatori a questo punto della storia sono in una posizione unica. Considerate le nostre conoscenze di scienza medica e le tecniche manipolative manuali, e combinate con i principi di Still e Sutherland, possiamo consultare la matrice base della salute, ovvero la crescita embriologica e il riepilogo dello sviluppo presi come le forze di guarigione. Ma c'è un caveat: senza una adeguata preparazione questo approccio può essere dannoso per il paziente e un abuso dell'impegno dell'operatore verso il giuramento di Ippocrate. Questo modello non lavora con l'"energia" ma con la coscienza del mondo naturale.
Glossario
A cura di Maurizio Costa
In questo glossario raccolgo alcuni termini e nomi del testo, sui quali aggiungo qualche nota di approfondimento. Queste note non sono esaustive, e sono aperte al contributo di chi voglia. Molto materiale è tratto e poi rielaborato da Internet, soprattutto da www.wikipedia.it.
Sigle di uso comune
BOCF = Biodinamica Craniosacrale, Osteopatia Craniale Biodinamica (nel campo o ambito craniale)
PAG = Periaqueductal Gray: Grigio periacqueduttale
LCS = Liquido CerebroSpinale
MRP = Meccanismo Respiratorio Primario
NCCs = Cellule della Cresta Neurale (Neural Crest Cells
OCF = Craniosacrale biomeccanico, letteralmente Osteopatia nel campo Craniale
SNC = Sistema Nervoso Centrale
SNA = Sistema Nervoso Autonomo
SNP = Sistema Nervoso Periferico
A1 Armonica
Le armoniche sono frequenze multiple della frequenza base di un'onda sinusoidale. A seconda di cosa emette questa vibrazione, si avranno una serie di frequenze multipli della frequenza base, il cui inviluppo darà l'onda finale prodotta. In acustica questo genera il tipo di suono riprodotto: una chitarra ha un suono differente da un flauto, suonando la stessa nota, proprio per le differenti armoniche generate. In matematica si possono calcolare queste onde tramite lo sviluppo in serie di Fourier.
A2 Avicenniano
Avicenna (Ibn Sima) medico, fisico, filosofo e scienziato musulmano, che visse nell'antica Persia nel X secolo (980-1037), scrisse il "Canone della Medicina" e il "libro della Guarigione", una enciclopedia scientifica. Il Canone è rimasto una fonte medica attendibile per secoli. Ha fissato gli standard per la medicina in Europa nei secoli seguenti e rappresenta la sua opera più importante, per la quale viene anche riconosciuto come padre della medicina moderna, e i cui principi vengono ancor oggi insegnati in alcune università come parte della Storia della Medicina.
Il Canone è una guida medica scientifica per l'insegnamento clinico, basata sugli scritti di Galeno in cui è infusa l'erudizione medica araba e l'esperienza personale dell'autore. Nel suo trattato determinò le cause della salute e delle malattie. Avicenna credeva che non era possibile ristabilire la salute in un corpo umano se prima non fossero determinate sia le cause della salute che della malattia.
Inizia dichiarando che la medicina (tibb) è la scienza da cui impariamo i vari stati del corpo umano quando è in salute e quando non è in salute, le modalità per mezzo delle quali la salute può essere persa e, una volta persa, come può essere ripristinata. In altre parole, la medicina è la scienza per cui la salute si conserva e l'arte per ristabilirla dopo averla persa.
(Tratto ed adattato da www.wikipedia.it)
A3 Cellule Gliali
Le cellule gliali o della glia sono cellule che, assieme ai neuroni, costituiscono il sistema nervoso. Hanno funzione nutritiva e di sostegno per i neuroni, assicurano l'isolamento dei tessuti nervosi e la protezione da corpi estranei in caso di lesioni. Recenti studi hanno scoperto un loro ruolo attivo nella trasmissione degli impulsi nervosi.
La riproduzione delle cellule della glia avviene molto frequentemente per mitosi contrariamente ai neuroni per cui il fenomeno si presenta raramente.
A4 Chemiotassi
La chemiotassi è il processo attraverso cui una cellula è in grado di rilevare gradienti di segnali chimici extra-cellulari e di muoversi nella direzione del gradiente di concentrazione.
Si definisce chemiotassi il movimento di avvicinamento di un organismo verso una sostanza chimica o il movimento di allontanamento da essa
A5 Citoscheletro
Il citoplasma (porzione della cellula delimitata dalla membrana cellulare) non è una massa gelatinosa informe, in cui sono sparsi il nucleo e gli organelli; possiede al contrario una struttura organizzata. Una matrice di proteine fibrose che si estende dal nucleo fino alla superficie interna della membrana citoplasmatica, contribuisce a definire la forma della cellula e riveste un ruolo chiave nel movimento e nella divisione cellulare. Questa matrice fibrosa è detta citoscheletro: può anche controllare il movimento degli organi cellulari e perfino il metabolismo, dirigendo il traffico delle vescicole.
I tre principali componenti del citoscheletro sono: i microtubuli, i filamenti di actina e i filamenti intermedi. I microtubuli e i filamenti di actina sono costituiti da subunità di proteine globulari, che si possono associare e dissociare rapidamente.
Il citoscheletro contiene inoltre molte altre specie di proteine accessorie che legano i filamenti fra loro o ad altri componenti cellulari, come la membrana plasmatica, oppure influenzano l'aggregazione delle subunità. Altre proteine accessorie specifiche interagiscono con i filamenti del citoscheletro per produrre movimenti.
(Tratto da www.sapere.it)
A6 Cresta neurale
La cresta neurale è una componente transiente dell'ectoderma; viene trovata tra il tubo neurale e l'epidermis (o il margine libero della piega neurale) di un embrione durante la formazione del tubo neurale. Le cellule delle cresta neurale la abbandonano rapidamente durante o appena dopo la neurulazione (formazione del tubo neurale).
A7 Dialettica Hegeliana
George Wilhelm Hegel (1870, 1831) può essere considerato il più significativo filosofo idealista Tedesco.
In Hegel la nuova definizione dell'Assoluto, come unione di finito ed infinito ma anche come non-unione, opposizione di finito ed infinito, porta alla concezione dell'immanenza dell'Assoluto nel mondo. La realtà dunque è Spirito infinito non è più rappresentata dalla sostanza staticamente al di sotto delle cose ricoperte dalla loro apparenza fenomenica. La realtà è soggetto, attività, automovimento. Non sono le cose che procedono dall'Assoluto ma l'Assoluto è questo stesso procedere.
Cosicché le vicende del mondo non sono estranee allo storia dello Spirito. La storia del mondo è la storia stessa di Dio, è la storia dell'avvento dello Spirito, del realizzarsi della ragione.
Tra essere e pensiero, tra realtà e razionalità vi è assoluta compenetrazione e connessione. Il Pensiero è pensiero dell'essere e l'Essere è essere del pensiero. Lo sviluppo della realtà è ragione in movimento:
Tutto ciò che è reale è razionale (nel senso che inconcepibile che nella realtà ci sia qualcosa di refrattario al pensiero, qualcosa di estraneo ad esso)
e tutto ciò che è razionale è reale (il pensiero sarà certamente razionale e non immaginazione, fantasia, quando troverà la sua corrispondenza con la realtà).
Allora la logica, che studia i processi del pensiero, troverà la sua corrispondenza nella metafisica, che studia i processi della realtà. Una delle colpe di Kant è stata quella di avere privato con il criticismo il popolo tedesco della metafisica, ma un popolo senza metafisica è come «un tempio senza santuario». Bisogna restituire alla speculazione la metafisica identificandola con la logica.
La logica hegeliana vuole presentarsi come la logica del concreto opponendosi a quella aristotelica , logica dell'astratto,che coglie la realtà nella sua struttura formale, che astrae dal contenuto. E' una logica quella aristotelica che esprime un pensiero che astrae dalla vita.
La struttura, la vita, il procedimento dello Spirito è la dialettica non più intesa come quella aristotelica costituita dai due momenti della tesi e dell'antitesi ma da un movimento a spirale con ritmo triadico, a tre lati per cui ogni posizione (tesi) , ogni affermazione deve essere superata, negata (antitesi) nelle sue determinazioni particolari, per riaffermarsi , negando l'ultimo stadio raggiunto, con la negazione della negazione (quindi con una nuova affermazione), in una determinazione superiore (sintesi).
Nella Fenomenologia dello spirito, l'opera in cui Hegel descrive la Scienza dell'apparire dello Spirito stesso attraverso delle tappe del suo percorso, si possono identificare due piani:
il primo è la via che percorre lo spirito per giungere a sé attraverso tutte le vicende della storia del mondo;
il secondo è la via del singolo individuo empirico che deve ripercorrere quella stessa via ed appropriarsela.
(Tratto ed adattato da www.wikipedia.it)
A8 Epigenetico
Epigenetico è il termine correntemente usato dalla genetica e citologia molecolare per ogni processo in cui l'azione dei geni sia promossa, regolata o repressa da agenti citoplasmatici o esterni. Il ruolo degli agenti epigenetici e degli annessi sistemi epigenetici sembra molto ampio perchè riguarderebbe non solo l'espressione e regolazione genica nei fenomeni di trascrizione ma anche i processi di riparo del DNA e di mutazione. Il loro impatto evolutivo è rafforzato dal fatto che agenti epigenetici possono essere ereditati attraverso sistemi di eredità epigenetica (EIS) (Jablonka e Lamb, 1995).
A9 Grigio Periacqueduttale
Situato intorno al terzo ventricolo del cervello, è pieno di recettori oppiacei che ne fanno una sorta di area di controllo del dolore. E' stato scoperto che il grigio periacqueduttale è pieno di recettori per praticamente tutti i neuropeptidi studiati.
A10 Hox gene
Un gene che contiene una homeobox, una sequenza DNA che determina lo sviluppo degli arti e di altre parti del corpo in un feto.
Homeobox: Una sequenza DNA corta lunga circa 180 coppie base, con una sequenza quasi identica in tutti i geni che la contengono. Gli Homeoboxes sono presenti nei genomi di molti organismi, dalle mosche della frutta agli umani, e sembrano determinare quando un particolare gruppo di geni si esprime durante lo sviluppo embrionale.
A11 Mesmerismo
Dal nome di Franz A. Mesmer, medico tedesco dell'ottocento che operò a Parigi tra il 1700 e il 1800.
Egli sosteneva che il corretto funzionamento dell'organismo umano è garantito da un flusso armonioso di un fluido fisico che lo attraversa e pensò che tale fluido si identificasse con la forza magnetica. Malattie e disfunzioni sarebbero perciò dovute a blocchi o difficoltà di scorrimento di questo flusso che secondo le sue teorie doveva essere in armonia con quello universale. Mesmer elaborò, su queste basi, un metodo di cura che consisteva nell'applicazione di calamite sulle parti del corpo supposte come causa del blocco.
Dopo pochi anni Mesmer stesso si rese conto che la sua teoria sui fluidi era totalmente sbagliata e a poco a poco capì che i pazienti miglioravano non per la forza magnetica, ma per la suggestione mentale che lui sapeva provocare in loro. Questo arcano legame tra medico e paziente lo chiamò dapprima magnetismo animale e poi mesmerismo.
A12 Omuncolare
Nella rappresentazione nel cervello della corrispondenza tra luoghi del corpo e posizione nella corteccia somatosensoria, l'insieme di questi punti viene detto homunculus. Per esempio le mani hanno la maggiore superficie, insieme alla bocca ai piedi ed ai genitali, per cui disegnando un omino in cui le dimensioni delle parti del corpo sono in relazione alla superficie corrispondente della corteccia, ne viene fuori uno con enormi mani, bocca, piedi e genitali.
A13 Paracelso
Paracelso (1493-1541) è noto come alchimista, astrologo, medico e come una tra le figure più rappresentative del Rinascimento. Si laureò all'Università di Ferrara, più o meno negli stessi anni in cui si laureò Copernico.
Amava farsi chiamare Paracelso a indicare che lui era qualcosa di più di Aulo Cornelio Celso, romano naturalista e esperto in arti mediche vissuto nella prima metà del I secolo.
Può essere considerato il primo erborista e farmacista della storia poiché diresse la sua ricerca (oltre ai normali campi di ricerca degli alchimisti) verso delle sostanze prodotte o ricavate dalle piante in grado di curare le malattie dell'uomo.
Paracelso, fece bruciare pubblicamente dai suoi studenti i testi di Galeno ed Avicenna, bollandoli come ignoranti in materia medica. Nella prima metà del XVI secolo sostenne: "come infatti attraverso uno specchio ci si può osservare con cura punto per punto, lo stesso modo il medico deve conoscere l'uomo con precisione, ricavando la propria scienza dallo specchio dei quattro elementi e rappresentandosi il microcosmo nella sua interezza [..] l'uomo è dunque un'immagine in uno specchio, un riflesso dei quattro elementi e la scomparsa dei quattro elementi comporta la scomparsa dell'uomo. Ora, il riflesso di ciò che è esterno si fissa nello specchio e permette l'esistenza dell'immagine interiore: la filosofia quindi non è che scienza e sapere totale circa le cose che conferiscono allo specchio la sua luce. Come in uno specchio nessuno può conoscere la propria natura e penetrare ciò che egli è (poiché egli è nello specchio nient'altro che una morta immagine), così l'uomo non è nulla in sé stesso e non contiene in sé nient'altro che ciò che gli deriva dalla conoscenza esteriore e di cui egli è l'immagine nello specchio."
(Tratto ed adattato da www.wikipedia.it)
A14 Paradigma Newtoniano
Viene anche associato alla cosiddetta Meccanica Classica. In questo paradigma ci sono due assunti base:
- lo spazio ed il tempo sono assoluti
- il processo di misurazione è controllabile
Con i successivi paradigmi della fisica si negheranno questi assunti. Con il paradigma Relativistico (Einstein) lo spazio ed il tempo non sono più assoluti, e con la Meccanica Quantistica il processo di misurazione non è più controllabile.
A15 Piezoelettricità
L'effetto piezoelettrico si ha quando un materiale crea una corrente elettrica se sottoposto a pressione. Sfruttando questa caratteristica di alcuni materiali si possono realizzare strumenti di misura molto precisi.
A16 Rudolf Steiner
Steiner (1861-1925) fu il fondatore dell'antroposofia e della scuola Steineriana, che segue il suo modello pedagogico che si basa sull'utilizzo della percezione dei 12 sensi (Oltre ai cinque sensi esterni, esisterebbero infatti sette "sensi interni", individuati come: senso della vita, del movimento, del calore, dell'equilibrio, del pensiero, della parola e dell'io. Ciascuno di questi dodici sensi sarebbe in relazione con una forza dello zodiaco e la sua relativa qualità). Fu anche tra le moltissime altre cose della sua vita, ideatore dell'agricoltura biodinamica e dell'euritmia, l'arte del movimento, in grado, attraverso forme, gesti e movimenti stessi, di rendere visibile l'invisibile.
A17 Statistica di Bose-Einstein
Tutte le particelle fanno parte della statistica di Bose-Einstein (Bosoni) o di quella di Fermi-Dirac (Fermioni). La differenza tra le due statistiche è che nella caso di Bose-Einstein le particelle possono avere lo stesso insieme di numeri atomici (stato quantico), mentre nell'altro caso (Fermi-Dirac) non si può avere la stessa combinazione. Questo implica che i bosoni possono costituire ammassi di particelle, mentre i fermioni si metteranno tutti ordinatamente ad occupare gli stati quantici disponibili, costruendo quindi ammassi di particelle che creano la materia. I fermioni sono, ad esempio, le particelle che costituiscono l'atomo: protoni neutroni ed elettroni. Bosoni sono invece tutte le particelle che trasmettono l'informazione, ad esempio i fotoni, che trasmettono il campo elettromagnetico. In particolare i fermioni hanno tutti spin (numero quantico che indica lo stato di rotazione su sé stessa della particella, più precisamente il momento angolare intrinseco) semi-intero, ed i bosoni intero.
A18 Tessuto epiteliale
Il tessuto epiteliale è un particolare tipo di tessuto costituito da cellule di forma regolare e quasi geometrica, che aderiscono le une alle altre. Le cellule che costituiscono il tessuto epiteliale svolgono funzioni di rivestimento, di trasporto, di secrezione e di assorbimento. Nei vertebrati questo tessuto costituisce, in particolare, il rivestimento interno ed esterno della maggior parte delle superfici corporee. In qualunque posto si trovino, i tessuti epiteliali sono separati dai sottostanti mediante una membrana basale non cellulare, di natura fibrosa.
Un tipo particolare di tessuto epiteliale è l'epidermide, o pelle; altri esempi sono i rivestimenti della bocca, della cavità nasale, dell'apparato respiratorio, dei canali dell'apparato riproduttore, dell'intestino e dei vasi sanguigni.
A19 Teoria dell'ordine implicito
Il fisico David Bohm, scomparso pochi anni fa, asseriva che la realtà come la sperimentiamo nella vita quotidiana è una specie di illusione, una sorta di immagine olografica (tecnica con cui si possono ottenere delle immagini tridimensionali). Al di sotto di essa c'è un livello di realtà più vasto e fondamentale da cui si originano tutti gli oggetti e le apparenza del nostro mondo fisico, in modo molto simile a quello con cui si ottiene un ologramma da una pellicola olografica. Bohm definiva questo livello di realtàpiù profondo come "ordine implicito" o "implicato" (nascosto) ed il nostro livello di esistenza "ordine esplicito" (svelato), perché vedeva la manifestazione di ogni cosa nell'universo come il rislutato di un infinito velarsi e svelarsi dei due ordini citati.